PIETRA CROANA
RIFUGIO E CIMA

PIETRA CROANA RIFUGIO (580)

PIETRA CROANA CIMA (699)

La Pietra Croana Ŕ una cima che si eleva in modo evidente sulle prime propaggini montuose a cavallo fra il Biellese e la Valsesia. La sua parete sud Ŕ una palestra di roccia molto apprezzata dagli arrampicatori che la frequentano assiduamente. La parete in porfido ha un salto di 120 metri ed annovera numerose possibilitÓ di salita. Le difficoltÓ delle vie spaziano dalle pi¨ semplici alle pi¨ impegnative. Ai piedi della parete Ŕ stato eretto un rifugio utilissimo come base di appoggio. ╚ infatti da qui che partono quasi tutte le vie che portano sulla cima. Il rifugio Ŕ stato realizzato con tronchi d'albero su un basamento di pietra naturale, con molta abilitÓ e maestria costruttiva, utilizzando materiale reperito sul posto. ╚ sempre aperto con possibilitÓ di pernottamento spartano e di cottura cibi. Dalla cima la vista spazia sulla pianura, sulla parte bassa del Biellese e Valsesia e sulle punte centrali del Monte Rosa. La zona, fittamente coperta da boschi, Ŕ molto frequentata, quando Ŕ stagione, da cercatori di funghi. Parecchi sono i sentieri che la percorrono, ma pochissimo segnalati. Sono stati osservati nei dintorni cinghiali, caprioli, volpi, tassi e gatti selvatici. Da Piane Sesia raggiungere la frazione Quazzo dove Ŕ possibile parcheggiare la macchina lungo slarghi dell'unica strada esistente. Poco prima delle case, sulla destra salendo, parte uno sterrato da seguire per mezz'ora circa fino ad incontrare, sulla propria destra un sentiero segnalato che in 5 minuti porta al rifugio. Dal rifugio un sentiero in quota porta in 10 minuti, ad un nuovo sterrato. Seguirlo nel senso della salita per qualche minuto fino ad incontrare, sulla propria destra, un sentiero ben marcato che in 15 minuti porta alla cima. A monte del sentiero in quota, su una roccia e in prossimitÓ del rifugio, Ŕ stata posta una lapide a ricordo di Cesare Torriani, morto nel corso di una salita alla Punta Parrot nel grupoo del Monte Rosa. Attenzione: l'acqua della sorgente che si incontra verso la fine, sempre del sentiero in quota, non Ŕ potabile. per utilizzarla occorre farla bollire. Con la messa in opera di una lunga tubazione l'acqua Ŕ stata portata sul piazzale del rifugio. In inverno per evitare danni derivanti dal gelo la tubazione viene svuotata