IL MIO PARERE buona parte dei fotoamatori è ormai passata alla fotografia digitale. Resistono sulla fotografia tradizionale chi occasionalmente fa fotografie, utilizzando magari una usa e getta. Lutilizzo della digitale comporta necessariamente avere un computer dove trasferire e visualizzare le immagini. Sul computer è poi possibile realizzare con PowerPoint interessanti presentazioni che, a mezzo di apposito proiettore, è possibile, appunto, proiettare come si faceva una volta con le diapositive. Ci sono fotoamatori che, non sapendo usare il computer, lo respingono come fosse acqua del diavolo, restano quindi ancorati alla fotografia tradizionale, non per libera scelta, ma per ignoranza. La fotografia digitale ha indubbi vantaggi nei confronti di quella tradizionale, intendo parlare di una digitale media di uso comune: - ingombro: non è più necessario portarsi un corpo macchina con i tradizionali obbiettivi grandangolo, normale, tele, oppure qualche zoom che copre le focali da35 a 200, un lampo da inserire in macchina in caso di necessità, e altri piccoli accessori. tutto questo è raggruppato in una digitale che sta in tasca. - costi: una foto a colori formato cartolina ha un costo, tutto compreso, di 0.50 euro. La stessa fotografia fatta con la digitale è a costo zero. Se poi si vuole fare una presentazione, per esempio delle foto scattate in un viaggio di una settimana, le stesse possono essere memorizzate su un CD. Quelli riscrivibili costano mediamente euro 1.50 - possibilità di vedere subito la fotografia scattata, di eliminarla se non è soddisfacente, scattandone unaltra Dal punto di vista tecnico non è più necessario conoscere tempi di esposizione, diaframmi, profondità di campo, focali e luminosità degli obbiettivi, filtri nella foto in bianco e nero, numero guida per lutilizzo del lampeggiatore elettronico, ed altre conoscenze che si acquisivano col tempo e la pazienza. Però fare belle fotografie è sempre e comunque condizionato al buon gusto e allintuito delloperatore nello scegliere linquadratura più valida e significativa. Visto adesso il bianco e nero ha indubbiamente il suo fascino: il fascino delle belle cose di un tempo passato. Poi il bianco e nero ha una notevole durata nel tempo, basta guardare le due ultime foto di questa pagina scattate a Premeno il 09.02.1930 e a Oropa il 29.03.1925 Non le ho scattate io perché non ero ancora nato, o se lo ero, lo ero da poco, le ho trovate nellarchivio storico della Sezione di Novara del Club Alpino Italiano. Le prime sei della pagina le ho scattate negli anni 1965 - 1970. Come si vede sono ancora perfettamente nitide. Quelle a colori scattate molti anni dopo sono invece già sbiadite. Ho tentato di correggerle portandole a computer in Photoshop 7, ma con scarsi risultati. Ho scattato la mia prima fotografia all'età di sei anni e da allora non ho mai smesso. Negli anni 60 nel mese di aprile i fotoamatori di Novara organizzavano la Prima Biennale di Arte Fotografica. Gli organizzatori mi chiedevano con insistenza di partecipare con alcune fotografie. Un decina di giorni dopo partecipavo alla proiezione di diapositive e alla premiazione dei vincitori della biennale, tenutasi al salone del Broletto in piazza della Repubblica a Novara. Le mie foto non venivano neanche ammesse alla mostra. Il valore artistico delle foto premiate dava adito a molte perplessità. Il parere dei partecipanti alla manifestazione è stato: sembra che abbiano fatto apposta a premiare le più brutte. Stranamente le fotografie premiate erano tutte di fotoamatori di Modena. Soltanto a settembre ho capito il perché di quelle strane premiazioni. I fotoamatori di Novara partecipavano ad una mostra fotografica organizzata da quelli di Modena e ne uscivano tutti premiati. Essere premiati in una mostra fotografica significa guadagnare punti per accedere alla qualifica di AFIAF (artista della Federazione Italiana Artisti Fotografici). Per diventare AFIAF non è quindi strettamente necessario fare belle fotografie, occorre mettersi in un foto club, organizzare mostre e premiarsi le fotografie a vicenda. Chi raggiunge la qualifica di AFIAF con questi sotterfugi come può in cuor suo essere soddisfatto del risultato conseguito ? Io no lo sarei, almeno nel campo hobbistico quale è la fotografia amatoriale. . Per scambio di idee, opinioni, critica costruttiva su quanto ho scritto inviare una e-mail a: [email protected] |